A breve informazioni piú dettagliate del cd "Situs Inversus" con i titoli e la copertina.
16 brani reinterpretati da Mario-ramón piú in esclusiva il brano "Ancora un battito", prima esperienza da paroliere di Ramón.
Il video iniziale è un vero concentrato di grafica 3D, effetti speciali e high tech che mostra i vari ingranaggi di un orologio, inevitabile l’accostamento considerando il tormentone “Tic Tac Tic Tac” che si ascolta nel singolo “4 Minutes”. Il vero portento è l’interazione con la scenografia, il cubo sul quale sono proiettate le immagini si scompone in parti sempre più piccole fino a quando non vediamo comparire lei, Madonna, seduta sul suo trono di Regina. “Candy Shop” è la prima delle 19 canzoni che allietano le 2 ore di spettacolo .
Brano dopo brano sono ancora i video a rendere più spettacolare le performance di Madonna e a darle respiro tra un cambio d’abito e altro. Sempre più accurati e sofisticati. Lei in gran forma, brillante, eccentrica, perfetta…come solo lei sa fare!
Geniale l’idea di assoldare (e riabilitare) una Britney Spears nelle immagini che accompagnano “Human Nature”, impegnata in una danza impazzita all’interno di un ascensore. La Spears ingabbiata nella sua popolarità?
Da brivido l’esecuzione di “Vogue” riarrangiata ed eseguita con i sui bravissimi ballerini.
Toccante il video cartoon in 3D rappresentante la natura in movimento, con in sottofondo “Here Comes The Rain Again” degli Eurythmics. L’interazione immagine-scenografia sorprende anche nella performance di “Devil Wouldn't Recognize You”: una gabbia circolare scende alla fine del palco sulla quale si proietta l’effetto di una pioggia che scende. Da brivido!
Immagini, colori e design hip-hop per accompagnare “Music” e “Into The Groove”.
Immancabili le frecciatine ai potenti e le sue campagne pre-elettorali per le presidenziali USA. Con il video pausa “Get Stupid” accosta Hitler al candidato Mc Cain e Obama a Gandhi. Piú chiaro di cosí!?
Anche se Madonna è Madonna c’è anche da dire che l’80% del concerto è supportato dal “playback” e dai “controcanti” registrati dalla Ciccone in occasione del suo tour. Dopotutto come si fa a 50 anni saltare la corda come una ragazzina e azzeccare la nota? Sicuramente abbiamo ascoltato un’agguerrita Madonna che ha fornito una performance vocale sicuramente più soddisfacente della tournee precedente.
La troviamo statica ma energica e pimpante, con la solita chitarra in mano, nelle performance solo voce niente balletto di “Borderline”, “Miles Away”, “You Must Love Me”, “Ray Of Light”.
Ma la vera sorpresa è l’interattività con il pubblico, Madonna fa spesso cantare il pubblico, lo rende partecipe: lancia occhiali, stringe la mano ai fortunati delle prime file, afferma di sentire l’energia presente a Francoforte. Un pubblico che riesce a strapparle qualche lacrima umana alla fine della performance vocale di “You Must Love Me” accompagnata dal coro dei fans “Evita Evita”, ricordando il film da lei tanto amato e interpretato. Anche in questo tour, non vi è canzone che non sia cantata a memoria.
Idee e stravaganze? Sono poche e davvero originali. Come ad esempio l’irruzione di una Cadillac decappottabile in scena. In “She’s Not Me” si proiettano le vecchie Madonne dei videoclip, che lei afferma non la rappresentano, compaiono di seguito quattro ballerine che la immortalano con vecchie pose e abiti da videoclip, ma Lei fa capire chiaramente chi comanda e invita a farsi da parte.
In “Music”, con l’ausilio di un video proiettato, la scenografia si apre come fosse una porta del metrò.
Inquietante i ballerini con le toghe nere da frati durante la performance di “Spanish Lesson”.
Originalità anche negli arrangiamenti: la stessa “Music” si fonde con la fortunata base della hit House del dj Fedde Le Grande “Put Your Hands Up To Detroit”. Suggestiva “Like A Prayer” che fa medley con il brano Dance dell’italiano Dinno Lenny “Feels Like Home”.
Straordinaria ed originale l’accostamento di “La Isla Bonita” alla danza gitana “Lela Pala Tute”. Il pubblico è in delirio quando la canta.
Madonna per questa performance si fa guidare da un gruppo romeno, a cui dedica un momento dello spettacolo. La band esegue dal vivo anche un brano popolare, la cui performance è accompagnata dalla danza gitana di una ballerina, mentre Madonna vi assiste riposandosi e sorseggiando del liquore dal tappo di una borraccia. Gli applausi del pubblico sono incessanti, ma lei con fare molto gentile invita a seguire la sua ballerina e ad applaudire lei.
A sorpresa improvvisa con il pubblico un acceno di “Holiday”, e poi si trasforma in “Hung Up”un po’ meno dance ma molto più rock.
L’energia del pubblico si scatena con il pezzo finale “Give it to me” tratto dall’ultimo album, che vede la regina del pop con i suoi ballerini piú agguerriti che mai. Ecco che ritorna dal pubblico e lo invita a cantare “ give it to me…don’t stop show me” in un ritornello infinito finché non sparisce dietro il cubo della scenografia iniziale dove appare “Game Over” ora pronto a richiudersi.
Il concerto è terminato, ma Madonna ha promesso un suo ritorno. Grande show anche se avrei preferito meno playback e più sonorità e canto!
Ramón
Siamo anima
Questo mondo è nascosto agli occhi di tutti,
dalle lacrime, i sogni, i belli ed i brutti
siamo solo catrame, cemento e miseria
una storia infinita che ritorna di sera.
E la sera la notte che arriva da lontano
Sbadiglia s’incazza ti tende la mano
Siamo alberi spogli e nutriti di merda
E la vita che grida e nessuno la senta!
Ma senti la voce che parla e ti chiama
E perché solo tu sei colui che la ama
Spalanca le porte del tuo purgatorio
Accetta la sfida dell’orfanotrofio
Bambini che scappano via dalla gente
Che sogna i colori e le vie della mente
La mente corrotta da chi ha il potere
Che mangia e sputtana il proprio sedere!
Siamo angeli di fuoco noi
Sempre in cerca di risposte e poi
Chi ci ascolta è troppo tardi ormai
È sordo, è cieco non salta mai!
Siamo solo guerrieri di aria che
Ci imbavagliano il gozzo dimmi ma perché
Ce ne stiamo lontano e fuori dal mondo
Dove la libertà non farà più ritorno
E le strade sono piene di stronzi e bandiere
Con la X sul partito a farsi le pere
Ma i ribelli, gli incerti sanno ancora aspettare
Questa Terra anche lei dovrà perdonare
E il perdono lo acquisti con la veste celeste
I biglietti li trovi al di là del Trastevere
Con le loro vestaglie di lino e di seta
Ti puntano il dito e tu rimani senza una meta!
È l’errore del caos che ci fa ricordare
Che per un posto sicuro c’è tanto da fare
La disobbedienza e la rivoluzione
Porterà alla luce una nuova nazione
Un nuova Nazione di balle e di sabbia
Che riaccende ai Cristi la solita rabbia
La rabbia di chi ha cessato di vivere
Per volare lontano e tornare a sorridere!
Siamo angeli di fuoco e poi
Non abbiamo mai risposte noi
Siamo solo di paglia che brucia al fuoco
Mentre i Grandi prendono posto al grande gioco
Siamo solo guerrieri di carta blu
Ci costringono a dire che la colpa sei tu
E restiamo a guardare che il gioco finisce
Cercando una mano che non ti tradisce!
Ramón
28/08/08