24 dicembre 2009

È Natale!





È quasi Natale... sì tra poco è Natale anche per te ma c’è ancora tanto da aspettare!

E l’attesa questa volta sarà più lunga che mai.

Ieri si aspettava la vigilia e già si aveva la consapevolezza che da lì a poche ore… sarebbe stato

Natale.

Oggi ci tocca pazientare…..sperare……confidare…..che sia di nuovo Natale!

Ancora tante Lune, tanti ambigui solstizi e incalcolabili equinozi. Quante comete cadrann

o, quanti amori si incontreranno, quante volte dovremo volare e quanti tramonti inseguiremo! Forse domani, forse tra un anno o poco più…. o forse no……ma quando arriverà il Natale? O meglio….Quando sarà di nuovo Natale?

Quando ritornerà quell’ineluttabile voglia di ritrovarsi, quell’esigenza e quel desiderio di toccarsi, sentirsi finalmente convinti e di nuovo vivi? Quando si uniranno di nuovo le seggiole intorno al braciere? Quella caldana sulla quale le bucce di arance e castagne rianimano i sensi…mentre eravamo tutti stretti e compressi….gli uni vicino agli altri? Quando fará ritorno quel profumo di anice e cannella che dalle case si diffonde e si insinua per le strade, nei vicoli, nelle

piazze….nei cuori?

Quando riascolteremo i canti e il vagito dei bambini che a letto proprio non vogliono andare ma che aspettano i regali al suono delle campane?

Quando riconosceremo i nostri passi per riscoprire quel desiderio di essere Umani con

tutti i nostri pregi e misfatti? Dove si è occultato il nostro ego? ….E che dire della forza del

perdono verso chi ha infranto la nostra anima e violato la nostra dignità umana?

Forse sono finiti sul nostro conto corrente, sulla carta di credito sedata di psicofarmaci, nel pieno della macchina nuova, tra i lacci delle scarpe alla moda o forse nel tessuto dell’abito firmato, nelle file dei grandi magazzini, nella casa a tre piani, sul recinto del cortile….o forse nello specchio della vanità e nella lobby degli insoddisfatti!

È davvero questo il Natale che tutti stiamo


In tasca portiamo il telefono di nuova generazione…….ma non chiameremo mai nessuno!aspettando? È questa la festa che tutti maniacalmente desideriamo elevare e adulare?

Oramai abbiamo 150mila fotografie sul nostro disco rigido…….ma non andremo a vederle mai!

Sul nostro profilo abbiamo oltre 4000 amici……ma non li cercheremo mai….non li

abbracceremo mai……non li perdoneremo mai!

E quindi Amici miei, riacquistiamo appieno la nostra identità, ritorniamo per strada, andiamo ancora a rincorrere l’Amore, quei sorrisi! Riprendiamo il famoso “barattolo di vernice” per dipingere di colore i nostri giorni……

Prendiamoci il tempo di andare personalmente a bussare alle porte per scoprire chi ci aspetta

dietro l’uscio di una casa vera…..

non quella del “Grande Fratello”! Una residenza che respira, cha sa di vita e di tradizioni…….andiamo a bussare alla porta della nostra Famiglia e a quella dei nostri Amici!

Al diavolo i doppi e falsi moralisti, i violenti e gli opportunisti, gli ipocriti e i superficiali, chi si nasconde dietro leggi divine, chi ti detta l’Amore col libretto delle istruzioni, chi dice che siamo anticostituzionali, militanti, fuori luogo e fuori moda! Riaccendiamo la voglia di scendere in piazza, tutti insieme, per stanare questo vecchio Natale, cerchiamolo negli occhi di un cane bastonato, nel pianto di un bambino dimenticato….o di un anziano abbandonato!

Sta proprio là……nel profondo del cuore di chi ci ama senza condizioni e senza avviso di

chiamata, nei ricordi essenziali di un amico che nonostante ti conosce ti accetta per come sei! Nella forza di un abbraccio, di un fratello che ha bisogno di cure, nella solitudine e nella forza di quel sentimento che ci riunisce e riconosce tutti! Nell’Amore vero, quello libero da etichette e divise, quello che non ha calendari labili ed è privo di scadenze nell’archivio dell’anagrafe!

È Natale anche per te che hai paura di essere quel che sei, che non hai voglia di ascoltare chi ti teme e ti ruba la libertà del pensiero.… per te che hai scoperto di non essere ectoplasma…. ma un Uomo che sa amare e distinguersi dagli altri!


Io sono già tornato su quella strada, quella difficile e tortuosa come quella di Ulisse……quella sulla quale non serve un nome autorevole per garantirti rispetto ed acquiescenza!

Ho optato per il sentiero meno affollato, forse più solitario……ma quando credevo di essere solo mi voltai e mi accorsi che insieme a me c’erano tanti altri Mario…. e mi accorsi che i buoni sono ancora là!

Mi accorsi che questo sarà il tracciato della mia coscienza….

per continuare ad essere una realtà rara….per il mondo….mistero per sempre!

Seguitemi….venite a cercarmi… a guardarmi negli occhi…. e forse anche per me……. finalmente……

….sarà di nuovo Natale!

Auguri, Ramón


29 ottobre 2009

"THIS IS IT”….NON É AFFATTO FINITA!



Francoforte, 28 Ottobre 2009

- Il film "This Is It", ha dimostrato al mondo intero che Michael, unico re del Pop, sa ancora fare spettacolo! -

Il documentario si apre con i cantanti e i ballerini che hanno collaborato con la star che raccontano le sensazioni provate nel lavorare con un divo come Jackson, per poi passare direttamente alle immagini del suo grande successo "Wanna Be Startin' Somethin'".Il resto della pellicola mostra le prove di Michael Jackson in vista del suo show "This Is It". Tra le coreografie preparate per i concerti c'erano quelle di cult come "Beat It", "Thriller", "Black or White" e "Man In The Mirror". Per tutto il film si vede Michael lavorare con cantanti e ballerini per creare uno show che soddisfi il suo pubblico.

E giá dalle prime note ho le mani sudate, mi trema tutto…le stesse sensazioni che provavo da ragazzino quando il bit delle note di Jackson batteva in sincronia con il mio cuore e la mia adrenalina!

Mi ha riportato indietro nel tempo quando anch’io preparavo spettacoli musicali e studiavo coreografie da mettere in scena su capolavori del grande Maestro.

Questo Video-documentario ti da un senso dello show e un'idea della sua straordinaria capacità di intrattenere e ci dimostra che Michael stava chiaramente preparando una serie di concerti spettacolari e credo il piú grande concerto di tutti i tempi! Insomma "This Is It" è un film molto commovente. Ti da l'idea che non sia finita, che la leggenda di Michael Jackson continuerà con le sue canzoni, con i suoi Moonwalker, con la sua voce.

Guardando This is it ho avuto la conferma di una verità: Michael Jackson, poco prima che il cocktail di farmaci lo uccidesse, non era affatto il relitto umano mostrato da centinaia di tabloid scandalistici. In molti ricorderanno le sue foto in carrozzella. In This is it Michael Jackson è il personaggio che intere generazioni hanno imparato ad amare come me proprio per le sue movenze, passi e gesti entrati nella storia dello musica.
Michael è sulla scena in ogni momento della produzione dello spettacolo, lucido, concentrato e divino…come sempre.

Se non si è fan acritici di Michael Jackson, ci si accosta a This is it - docufilm sulle prove del suo show mai andato in scena - con un pregiudizio negativo: l'operazione sulla carta sa di eccessiva nostalgia, di agiografia, di volontà di lucrare ancora una volta sulla popolarità del re del Pop. Anch’io ero un po’ scettico prima di entrare nella sala del cinema.

Ma la visione della pellicola finisce invece per emozionare, per appassionare. Celebrando il talento di un uomo che, nelle sue ultime settimane di vita, appare ancora capace di cantare, di danzare, di stupire con le strabilianti coreografie del suo spettacolo.
E il risultato è un potente ritratto d'artista nella sua "bottega": La bottega di Michael è costituita da un palco faraonico, per un concerto-musical costosissimo e ambizioso. Con effetti speciali in 3D, giochi di interazione con le antiche star hollywoodiane, effetti visivi e sonori di ogni genere. Ma anche un team di persone in carne e ossa, selezionate da lui: musicisti, coristi, ballerini, tecnici delle luci. Pochissimi i pezzi parlati della pellicola: quasi sempre, al centro dello schermo ci sono la musica, il ballo, le trovate sceniche con cui Michael cerca il modo migliore di catturare l'attenzione del pubblico. Ed è lui a seguire, con maniacale pignoleria, tutti i passaggi: a
chiedere che un refrain sia accelerato o rallentato; a provare e riprovare, pur di avere la certezza di aver trovato la soluzione migliore. Il tutto attraverso una serie di indicazioni date dal re del pop ai suoi collaboratori, con la sua vocina flebile di quando non canta: ordini dati con un certo garbo, e accompagnati sempre da espressoni gentili come "God bless you" o "With love". La voce non ha forse più il timbro argentino della gioventù, ma è ancora a suo modo inconfondibile, capace di regalare emozioni. E poi c'è il ballo, punta di diamante della genialità di Michael: guardando le prove, c'è da dire che anche su questo fronte lui non sembra risparmiarsi. Certo, in alcuni momenti, la stanchezza di Michael traspare. Su tutto, però, in This is it prevalgono la potenza, la gioia della musica. Del resto col suo songbook, e con le sue capacità da ballerino, la cosa viene quasi naturale: e allora come spettatore finisci per lasciarti andare alla malinconia di Human nature, alla quasi violenza di Beat it, all'andamento prima lento poi scatenato di The way you make me feel, all'immortalità di Billie Jean. Ennessimo capolavoro e ennesimo record come solo lu sa fare!

Grazie Michael, grazie per avermi ispirato e per tutte le ispirazioni che mi darai in futuro!

I love you too


Ramón



16 ottobre 2009

25+40*2-100+1

16 Ottobre 1978 - 16 Ottobre 2009

È vero sono un disastro, e col senno di poi e un po’ di modestia mi ritrovo ad essere addirittura il Divo dei Disastri! Raro come un Gronchi rosa, per alcuni utile e per altri indispensabile, incongruente e sospettabile! È la leggerezza della vita e la diversità del soggetto, il temperamento dell’individualità!

A 25+40*2-100+1 sono arrivato sano e salvo, o almeno in parte!

E me li sento tutti, uno ad uno, vissuti intensamente, senza mai risparmiarmi,

senza mai arrendermi, senza mai ricredermi! Stanno li, ghiotti ghiotti, un paio sullo zigomo destro e gli altri sul sinistro. Hanno tutti un nome e tutti hanno avuto un ruolo importante in questo cammino accelerato e affrettato!

Una corsa senza tregua per non finire in fondo alla lista, l’ultimo della fila e per non passare inosservato!

Mi sono anche fermato a volte, pensando a tutte lo ombre perse nel crepuscolo e cercando una ragione per ogni porta chiusa alle spalle e una possibilità per quelle aperte!

Ho comprato e pagato un paio di ali nuove per tutti i miei tramonti, che un giorno volavano su una chimera ed un altro

precipitavano su una mera realtà!

Ho conosciuto il sogno dell’amore, ho imparato ad amare a cuore aperto, due ventricoli e due atri in mano, mentre fuori piove…mentre nella mia bella Italia siamo ancora a giustificarci del perché amiamo sulla corsia opposta,perché rifiutiamo gli schemi e la “normalità” della legge umana!

Nel paese delle veline e dei “veloni”, dei protetti ed immuni, quelli che difendono la famiglia di tradizione e hanno l’escort a portata di mano come l’acqua al pane!

Quelli che i divorzisti hanno assunto come portavoce e parroci….e quelli che ancora credono che chi ama con ardore liberamente e senza le barriere del sesso ha le stesse colpe di chi abusa dell’ingenuità di un bimbo!

Basta carnevalate, è ora di alzare il volume della coscienza, per dare un altro destro ad ogni storia suonata, perché l’amore è musica ed ho voglia di cantarla!


Mettiamo una sirena ad ogni arpione, ad ogni arma di un soldato di ventura, ai mercenari di carne! Tutti col pedigree e col permesso di soggiorno, altrimenti sei randagio e senza padrone, etichettato e schedato col numero di un inventario!


Ho regalato troppe coscienze agli Dei e a Provvidenze mai esistite, e la vita è come un boomerang per chi rende la vita una bolgia infernale! Non tutti i mali sono arrivati per ledere, perdi la mimica e i costumi di scena ma a sipario aperto tutto è più chiaro, trasparente, illuminato e leggibile anche agli occhi dei meno esperti, dei principianti……dei dissidenti!


Troppa sfrontatezza la mia, troppe volte intollerabile….ma la discrezione e la coerenza sono state le mie armi! Un eccesso è stata l’impudenza di voler sognare sempre, ma è un lusso a cui non posso cedere.

E menomale che ho imparato a sognare perché quello non lo insegna né un ateneo, né una formula matematica, né una statistica, né un colore e nemmeno una ruffianata! I miei sono e resteranno esseri rari e saranno mondo e mistero per sempre!


La vita é troppo breve per poter vivere due volte lo stesso giorno! Per molti saró per sempre quel girasole che guarda dalla parte opposta mentre gli altri seguono il sole!


Mario-Ramón

16.10.2009

13 ottobre 2009

Italia bigotta!


Italia bigotta e gremíta di falsi moralismi!

Un appello agli uomini e donne teologicamente e fondamentalmente ETERO: lasciate che io viva la mia sessualità in perfetta libertà senza stanare in me la vostra stupida e ossessionata voglia di ribellione, vittimismo e frustazione!

Volevo chiedere chi di voi crede di avere l'esclusivitá universale di poter vivere e di amare come cazzo vuole e chi vuole senza dover spendere almeno un minimo di sdegno contro lo scempio che sta attraversando il nostro paese, mettendo tutti quelli che amano senza libretto di istruzioni con le spalle al muro e magari bastonati e massacrati! Siamo tutti bravi a fare i solidali, i fanatici del bon ton ma quando invece in un paese democratico ( o almeno) come l'Italia succedono fattacci per la quale mi VERGOGNO nessuno di voi prende posizioni a favore degli omosessuali, lesbiche, bisex e trans! Anche in casa vostra, il vostro vicino, il vostro panettiere, il vostro migliore amico un vostro fratello potrebbe essere uno di noi, colui o colei che ha il diritto di amare in modo libero e incondizionato chi vuole! Siamo alla frutta...ma quella secca, l'Uomo é arrivato su Marte e noi siamo ancora qui e giustificare l'Amore! L'importante che avete le Veline in Tv, Grande Fratello & co. CHE SCHIFO...ritornino le streghe e le fate!! Esiliato in patria......Ramón

09 settembre 2009

Money makes the world go around!

Sapete quanto valgono gli affetti nel 2009? Sapete quanto vale l’affetto di un fratello o di una sorella nel 2009? E sapete quanto vale l’amore di una famiglia ed il rispetto delle persone care nel 2009? Quanto un sorriso, una stretta di mano o semplicemente un “ti amo”?

Vale pochissimo!

Vi riporto un esempio:

Una famiglia eredita un appartamento dal valore di circa 45-50 mila euro. Gli eredi sono 8 figli di cui uno già deceduto e un altro escluso (per volere degli altri) perché ha già avuto tanto dai genitori….anzi troppo….anzi di più!

Mettendo in vendita l’immobile e tolte le spese per le tasse di successione e notarili (tra i 3500 e 5000 euro) agli eredi spetta una somma di ca. 45 mila euro che divisi in “6” parti ammonta a 7500 euro!

Ecco, questo è il valore che hanno gli affetti nel 2009: 7500 euro!

SETTEMILACINQUECENTO euro per alcuni ha molto più valore che guardare negli occhi un “fratello” e dirgli: “Ti voglio bene”!

Ed è per questo che per fortuna ho ancora la forza di sussurrare al mio cuore:

“Fammi sognare almeno tu”

Spero che prima o poi arrivi un disco volante e che mi venga a salvare!

Chi vuole intendere…. intenda!


11 giugno 2009

Benvenuti nella vita reale!

....e fu cosí che per incanto mi svegliai da un profondo sonno! 
Proprio quando quella consapevolezza ritorna a farti visita per chiarire le tue vere identitá!
E fu cosí che col senno di poi ti aspetti di ritrovare quella immagine che hai dimenticato dietro quello specchio d'incanto! Non é mai facile, é vero, ma tutto diventa piú chiaro quando inizi a guardare il mondo da un'altra posizione e quando ti accorgi che in realtá tutta quella commiserazione é stata solo una delle tante maschere che la vita ti mette a disposizione.
Miei cari Signori, Ramón sará pure un personaggio di fantasia ma posso assicurarvi che dietro tutte queste maschere c'è un Uomo vero e consapevole che gli attimi utopici della vita sono come delle stelle giá spente ma che continuano a brillare agli occhi di chi le guarda!
È arrivato il momento di chiudere un capitolo di vita per aprire orizzonti piú lontani. Sono alla ricerca di quella stretta di mano vera, ho voglia di stanare due occhi che brillano di identitá. 
Sono alla ricerca di quella parte di me che é rimasta in stato vegetativo per lungo tempo!
Ormai il "Coma" virtuale é passato quindi ben venuti nella realtá!
Io sto tornando al mio mondo.

Mario-Ramón

06 maggio 2009

6 MAGGIO 1994 - 6 MAGGIO 2009...15 anni di silenzio!


DOPO 15 ANNI DALLA SCOMPARSA CALA IL SILENZIO DI UN’INTERA COMUNITÁ!
Sono un po’ triste e amareggiato se penso che oggi, a distanza di 15 anni dalla tragedia, l’intera comunità di Schiavonea e tutta la classe politica di Corigliano Calabro abbia dimenticato quel tragico incidente in mare dove hanno perso la vita tre pescatori. Tutti impegnati con campagne elettorali, liste di partiti e promesse che non verranno mai mantenute. E tutto tace su quella vicenda mentre chi ha a cuore i pescatori della costa Jonica dovrebbe riflettere e proporre seriamente un dibattito che si occupi di sicurezza sul lavoro a tutela dei tanti che ogni giorni affrontano il mare.
Il mio è un appello affinché questi eventi non finiscano nel dimenticatoio nel rispetto di chi perde la vita sul lavoro e non solo perché dei tre uno era mio padre e l’altro mio fratello, ma per ricordare a tutta la classe politica e non che ancora oggi il nostro territorio è dimenticato da tutti e che siamo lasciati al nostro destino. Una regione la nostra che ha tanto da offrire e che ha bisogno di infrastrutture serie e di personale competente.
Mi sento solo e abbandonato così come mi sentivo solo ed abbandonato in quel 6 Maggio 1994.
Giuseppe Mario Gargiullo


Ecco cosa scriveva il “Corriere delle Sera”:

pescatori uccisi da sottomarino?
giallo sulle coste calabresi: trovato il corpo di Leonardo Gargiullo, ancora dispersi in mare il figlio Adriano e suo cugino Giuseppe, i pescatori spariti 3 giorni fa sul motopesca " Rosaria " . manifestazione dei pescatori del luogo: " la loro barca affondo ' con mare calmo nell' area di un' esercitazione militare "
Giallo sulle coste calabresi
Pescatori uccisi da sottomarino? Tre vittime, manifestazione dei marinai: "La loro barca affondo' con mare calmo nell' area di un' esercitazione militare"
CORIGLIANO CALABRO (Cosenza) . "Vogliamo la verita' ", c' e' scritto sui cartelli innalzati nel piccolo corteo che attraversa il borgo marinaro di Schiavonea. "Vogliamo la verita' ", scandiscono i giovani pescatori in testa al corteo, mentre questo si avvicina alle case dei cugini Gargiullo, segnate da manifesti listati a lutto. Venerdi' scorso il mare si e' portato via tre pescatori e solo un corpo e' stato restituito, quello di Leonardo Gargiullo, 53 anni; suo figlio Adriano, 22 anni, e suo cugino Giuseppe, 48, sono ufficialmente dispersi. Dopo tre giorni le ricerche sono state sospese. Ma nella piccola comunita' di pescatori resta un dubbio: perche' venerdi' mattina alle 11, con il mare appena increspato, il motopesca "Rosaria" si e' inabissato? Davanti a capo Trionto, 5 miglia al largo, il motopeschereccio con a bordo i tre Gargiullo stava per concludere la sua battuta e si apprestava a tirare le reti. Mare forza 1 3, un po' di "acqua di cielo" (chiamano cosi' la pioggia, i marinai di queste parti): via radio dalla "Rosaria" hanno avvertito che stavano per rientrare. Qualunque cosa sia successa, e' avvenuta all' improvviso, tanto da non consentire ai Gargiullo di indossare i giubbotti di salvataggio. Leonardo, il comandante, non ha avuto il tempo di lanciare l' allarme via radio: "Non ti vedo piu' ... ", e' solo riuscito a dire prima di tacere per sempre. E stata un' onda anomala, ha detto qualcuno venerdi' mentre erano in corso le ricerche dei tre pescatori. Ma gia' allora, nella piazzetta del borgo marinaro, i piu' anziani manifestavano sospetti d' altro genere. Un lavoro cosi' lo fa solo un sommergibile, dicono ora a Schiavonea. La gente vuole sapere dalle autorita' se quello che si sospetta e' vero. Per questo e' stata organizzata la manifestazione, oltreche' per portare solidarieta' alle famiglie delle vittime. Il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, ha incontrato i congiunti dei tre Gargiullo: "Non erano inesperti . dice . eppure Leonardo e' annegato, il suo corpo una volta recuperato non presentava alcuna ferita. Il figlio e il cugino si sono inabissati con il peschereccio, non hanno avuto il tempo di abbandonarlo". Il sindaco ne e' convinto: "Ci siamo rivolti alla prefettura, abbiamo incaricato un avvocato perche' solleciti la magistratura: vogliamo sapere se e' vero che venerdi' qui davanti incrociavano dei sommergibili per manovre militari della Marina". A rafforzare i sospetti della gente c' e' un documento: l' ordinanza della Capitaneria di porto di Crotone diramata il 21 aprile scorso. C' e' scritto: "Dalle 23.59 del 30 aprile alle 23.59 del 31 maggio, le zone Charlie, Bravo e Alfa saranno interessate da esercitazioni per sommergibili immersi, e percio' sono da considerarsi pericolose per la navigazione. Si raccomanda ai natanti di rafforzare la sorveglianza". Charlie, Bravo ed Alfa sono in codice esattamente il braccio di mare che comincia sei miglia al largo di Schiavonea. La "Rosaria" speronata da un sommergibile? Tirata giu' da un sottomario impigliato nelle reti a strascico? I pescatori di Schiavonea hanno paura: da sette giorni le loro barche sono ferme in banchina. Qui non si muove nessuno, se prima non si sa come e perche' e' naufragato il "Rosaria".
Squillace Virgilio
Pagina 17
(13 maggio 1994) - Corriere della Sera

18 marzo 2009

Zeronovetour....Presente!


ZERO TORNA ED È ANCORA "PRESENTE"
DUETTA CON BIONDI E GIRA VIDEO CON VIP
A TRE ANNI E MEZZO DA "IL DONO", VENERDÌ 20 MARZO ESCE "PRESENTE" DI RENATO ZERO, ANTICIPATO DAL SINGOLO "ANCORA QUI". IL VIDEO DEL SINGOLO, DIRETTO DA ALESSANDRO D'ALATRI, VEDE LA PARTECIPAZIONE DI MOLTI VIP DEL PICCOLO E GRANDE SCHERMO. IN TUTTO 17 BRANI INEDITI. AD ALCUNI TESTI HANNO PARTECIPATO VINCENZO INCENZO E MARIELLA NAVA. COLLABORANO L'ORCHESTRA SINFONIETTA DI ROMA, DIRETTA DA RENATO SERIO, E MARIO BIONDI NEL BRANO "NON SMETTEREI PIÙ".

PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELLA DISCOGRAFIA ITALIANA UN GRANDE ARTISTA NON SI AVVALE DI UNA MAJOR O DI UNA INDIPENDENTE (TRA QUELLE AFFERMATE E CONSOLIDATE NEL PANORAMA MUSICALE) PER LA PRODUZIONE, IL MARKETING E, SOPRATTUTTO, LA DISTRIBUZIONE DEL PROPRIO DISCO. CON “PRESENTE”, INFATTI, IL RENATO ZERO, HA VOLUTO PERCORRERE PER PRIMO LA STRADA DI UNA PROGETTAZIONE ARTISTICA E COMMERCIALE COMPLETA SENZA LA MEDIAZIONE DI UNA TRADIZIONALE CASA DISCOGRAFICA.

ALLA REALIZZAZIONE ARTISTICA DEL DISCO HANNO COLLABORATO ILLUSTRI MUSICISTI COME GIANLUCA PODIO E MAURIZIO FABRIZIO (COMPOSITORI), LELE MELOTTI (BATTERIA), PAOLO COSTA E MICKEY FEAT (BASSO), PHIL PALMER (CHITARRE), FABRIZIO BOSSO (TROMBA), STEFANO DI BATTISTA (SAX), ROSARIO JERMANO (PERCUSSIONI) E LO STESSO DANILO MADONIA (PIANO E TASTIERE).

NELL'ALBUM C'È TUTTO RENATO ZERO, CON IL SUO MODO DI CANTARE, CON LE MUSICHE E GLI ARRANGIAMENTI CHE RENDONO LE SUECANZONI INIMITABILI. NEI TESTI L'INVITO, RIPETUTO, AI GIOVANI A NON MOLLARE: "VOGLIONO DISPERDERVI" - DICE IN 'L'INCONTRO' MA VOI NEGATEGLI L'ANIMA". OPPURE IN 'MUOVITI', "CI STANNO SPIANDO, CI DISPERDERANNO LO SO, CI SERVE PIU' LUCE, CI SERVE PIÙ VOCE". POI QUASI UN APPELLO IN 'GIÙ LE MANI DALLA MUSICA'. "IL NOSTRO SANTO PROTETTORE NON CI ASSISTE PIÙ, MANIPOLATI E CONTRAFFATTI NON SEMBRIAMO NEANCHE NOI.
LA CHIAVE DI VOLTA DEL DISCO STA FORSE NELLE RIGHE DI PRESENTAZIONE CONTENUTE NEL LIBRETTINO CHE ACCOMPAGNA IL DISCO. "QUALCUNO DIRÀ - SCRIVE ZERO - CHE ABBIAMO IMMAGINATO TUTTO, CHE FURONO SOLO OGNI E MENO MALE CHE CE LI SIAMO POTUTI PERMETTERE. OGGI - AGGIUNGE - I SOGNI COSTANO E SPESSO SONO SOLO FALSI D'AUTORE. UNA COSA È CERTA: NON SIAMO STANCHI DI IMMAGINARE".

QUESTA LA TRACKLIST DELL’ALBUM: "PROFESSORE", "ANCORA QUI", "L'INCONTRO", "QUESTI AMORI", "MUOVITI", "NON SMETTEREI PIÙ", "UN'ALTRA GIOVENTÙ", "QUANDO PARLERÒ DI TE", "AMBULANTE", "ALMENO UNA PAROLA", "L'ORMONAUTA", "DA ADESSO", "GIÙ LE MANI DALLA MUSICA", "SPERA O SPARA", "VIVI TU", "IL SOLE CHE NON VEDI" E "DORMONO TUTTI".
IL VIDEOCLIP DEL BRANO "ANCORA QUI" (PRODOTTO DALLA BUDDY FILM) È STATO GIRATO IN UNA VILLA DEL '600 ALLE PORTE DI ROMA DA ALESSANDRO D’ALATRI. NEL CAST L'AMICHEVOLE PARTECIPAZIONE DI MANUELA ARCURI, ASIA ARGENTO, PAOLA CORTELLESI, PAOLA TIZIANA CRUCIANI, MASSIMO GHINI, LEO GULLOTTA, ALESSANDRO HABER, RODOLFO LAGANÀ, OLIVIA MAGNANI, GIORGIO PANARIELLO, ROCCO PAPALEO, GIORGIO PASOTTI, DANIELE PECCI, VITTORIA PUCCINI, ELENA SOFIA RICCI ED EMILIO SOLFRIZZI, OGNUNO DEI QUALI INTERPRETA UNA PARTE DEL BRANO MUSICALE CON IL PLAYBACK DELLA VOCE DI RENATO ZEROCHE CHIUDE IL VIDEOCLIP.

IL ZERONOVETOUR (PRODOTTO E ORGANIZZATO DA F&P GROUP) PARTIRÀ IL 16 OTTOBRE DA ACIREALE (CT) E TOCCHERÀ I PRINCIPALI PALASPORT ITALIANI. QUESTE LE DATE: 16 OTTOBRE ACIREALE (CT), 20 OTTOBRE BARLETTA (BA), 23 OTTOBRE CASERTA, 26 OTTOBRE FIRENZE, 6 NOVEMBRE BOLOGNA, 9 NOVEMBRE ANCONA, 13 NOVEMBRE ROMA, 19 NOVEMBRE EBOLI (SA), 23 NOVEMBRE GENOVA, 26 NOVEMBRE TORINO, 4 DICEMBRE PADOVA, 11 DICEMBRE MILANO.

04 marzo 2009

3...2...1...ZERO!


MUSICA: MAJOR ADDIO, RENATO ZERO LANCIA IL 'SELF MADE DISCO'

Major addio: Renato Zero lancia il 'self made disco' e per il nuovo album, dal titolo "Presente", in uscita il 20 marzo, sceglie di fare tutto da solo. E' la prima volta nella storia della discografia italiana che un grande artista non si avvale di una major o di una etichetta indipendente affermata per la produzione, il marketing e, soprattutto, la distribuzione del proprio disco. Il cantautore romano, infatti, ha voluto percorrere per primo la strada di una progettazione artistica e commerciale a 360° senza la mediazione di una tradizionale casa discografica, rivelandosi cosi' un antesignano anche in questo, dopo esserlo stato in tante altre scelte compiute nel corso della sua lunga carriera artistica. Il risultato e' un disco che contiene 17 canzoni inedite che il 20 marzo verra' pubblicato da Tattica srl, a tre anni e mezzo dall'uscita dell'ultimo album di studio (''Il Dono'').

"La crisi economica internazionale non sta risparmiando neppure il mercato discografico - afferma Simone Veneziano, avvocato di Tattica srl -; per contrastarla si puo' fingere che non esista, continuando ad adottare schemi consunti basati sulle licenze ovvero si puo' provare a ribaltare questa logica, riappropriandosi dei diritti licenziati".

Una scelta rivoluzionaria davvero particolare quella del cantautore che fa capire ampiamente con questa scelta di come stiano cambiando i rapporti tra artisti ed etichette discografiche in un mondo, quello della musica, che ha iniziato ad avvertire la crisi già da un bel pò di tempo.


É quanto diceva anche Ramón durante la trasmissione de “Il sogno nel cassetto” nel Gennaio del 2008 che puntava il dito contro le case discografiche imprecando: “Ridate la musica agli artisti”

Le nuove tecnologie, il costo dei cd, il download pirata hanno portato a un drastico abbassamento
delle vendite e qualcosa nel tempo si dovrà pur rivedere per portare il mercato discografico nuovamente a respirare a pieni polmoni.

Intanto l'atteso nuovo album di inediti di Renato Zero farà parte di una serie di progetti e iniziative che nel 2009 vedranno l'artista protagonista assoluto del mercato discografico e della musica dal vivo.

"Boa e lustrini mi hanno salvato"

Quindi c'è grande attesa per il nuovo disco di inediti "Presente" di Renato Zero che uscirà il 20 marzo e conterrà 17 brani. Intanto il cantautore si confessa a Panorama: "A me i boa di piume e i lustrini hanno salvato la vita. E mi hanno insegnato a dialogare anche con il più feroce dei duri da periferia".

«L’abito non fa il monaco, fa solo un gran casino. Lasci che glielo dica uno che come linea d’abbigliamento indossa il caos. Quel mozzicone di stoffa che è la cravatta semplifica la vita e rende rispettabili. Io invece, fin da ragazzo, le mie idee me le sono messe addosso. Non ho mai dovuto aprire una ventiquattrore per mostrare il campionario, ero un teatro ambulante, un libro aperto». Maglione nero a collo extralarge, pantaloni scozzesi rosso acceso e una tazza di decaffeinato tra le dita, Renato Fiacchini, in arte Zero, s’illumina ogni volta che rievoca i primi azzardi di una vita artistica fuori dal coro. «A Roma si dice: “Chi s’alza prima si veste”. E, piaccia o no, sull’apparenza sono arrivato prima di tanti altri».
Lei usciva di casa travestito da Renato Zero pur avendo un padre poliziotto e come vicini di casa 136 famiglie di agenti di polizia.
Sono andato per gradi. I primi tempi uscivo con una borsa dove nascondevo i paramenti e gli arnesi del mestiere. Per la vestizione usavo i portoni dei palazzi. Le piume di struzzo al civico 98, i fuseaux al 100, la «stivalata» al 102…
Com’è andata la prima volta che suo padre Domenico l’ha vista agghindato in abiti non convenzionali?

I miei paramenti erano gettonatissimi tra i poliziotti. Ogni tanto, mentre camminavo per strada, mi caricavano su uno dei loro carrettoni e mi portavano al commissariato di Campo Marzio, dove era in servizio mio padre. «Che ci fai ancora qui?» era la sua reazione ogni volta che mi vedeva nello stanzone dei fermati. Mi blindavano per accertamenti, ma in realtà alcuni colleghi di papà avevano una curiosità morbosa nei miei confronti. Ero il loro momento di sollazzo. Finiti gli sfottò, mi lasciavano andare. Papà, nonostante la divisa e la sua provenienza da una famiglia di pastori, era una persona estremamente tollerante e paziente.

La cito: «Dietro questa maschera, lo sai ci sono io» cantava nella «Favola mia». Il trucco e i travestimenti facevano davvero parte di lei oppure sono stati una scorciatoia per il successo?

Il make-up e gli strass non hanno nascosto il vero Renato. Anzi, l’hanno esaltato e fatto venire fuori in tutta la sua genuinità.
Ma lei non s’è mai vergognato per un aspetto sempre sopra le righe in qualsiasi corcostanza?
No, ma ho provato disagio per l’imbarazzo degli altri. Oggi sembra tutto facile, ma negli anni Settanta sedersi di fianco a Renato Zero poteva essere disdicevole.
Che uomo sarebbe stato Renato Fiacchini senza i travestimenti di Renato Zero?
Un uomo problematico. A me i boa di piume e i lustrini hanno salvato la vita. E mi hanno insegnato a dialogare anche con il più feroce dei duri da periferia. Anzi, dirò di più: io il mio Oscar l’ho vinto sul marciapiede.
In che senso?
A 16 anni me la giocavo in strada con i «bori» di 30 che mi ammazzavano con le parole. Ma non chinavo il capo, tornavo indietro e li affrontavo: «Perché mi dite così? Venite che Renatino vi offre un caffè». Il giorno dopo quelli erano sedati e gli insulti arrivavano da altri «truzzi». E allora, pronti con un altro caffè. Roba da star svegli tre giorni di fila.
Lei si definisce un cattolico praticante?
A modo mio sono un praticante solitario, nel senso che per questioni di concentrazione vado in chiesa quando non c’è nessuno. M’inginocchio e rifletto sulla mia vita e su quella dei miei cari.
Che cosa fa nella vita Renato Zero quando non si occupa di musica?
Esco di casa e vado dal fruttivendolo o dal macellaio. Mi metto in fila con il mio sacchetto e parlo poco. Le urla e le scene isteriche di un tempo sono rare. Non perché non mi amino più, ma perché la gente normale, oggi, ha problemi seri. E io mi faccio sempre più piccolo perché non voglio che mi dicano: «Renà, scusa se non ti faccio
festa, ma oggi mi rode il c… Sai ho problemi di lavoro, di soldi».
Un tempo i suoi fan, noti come «sorcini», la veneravano e la seguivano passo passo per 24 ore al giorno.
Sapesse quante volte ho detto a questi ragazzi: non v’accanite così, non vestitevi come me sul palco, pensate di più al vostro futuro, Renato vi può guidare fino a un certo punto, ma poi dovete cavarvela da soli. Nella vita reale non esiste un supereroe chiamato Zero. Anch’io ho i miei difetti, faccio cavolate e sono vulnerabile. A casa mia sono venuti i carabinieri per cercare fan minorenni che non si trovavano più. Non so se mi spiego. Per uscire di casa mi nascondevo nel furgone della lavanderia in mezzo ai panni sporchi e puzzolenti. Ero agli arresti domiciliari.
Ma questi sorcini erano anche nullafacenti, oltre che un po’ ossessivi?
Si figuri che due dei più caldi sono diventati rispettivamente presidente di una banca e magistrato al tribunale di Milano. Ma il migliore è stato quel medico che non aveva mai confessato la sua zeromania. Dopo avermi visitato, tutto rosso in faccia, mi ha confessato: «Finalmente sono riuscito a toccarti». Mi ha scioccato.
Per il nuovo disco ha deciso anche di sfidare le regole della discografia tradizionale. Il che significa…
Che Presente, il mio nuovo cd con 17 canzoni inedite, non avrà una major alle spalle per quanto riguarda la produzione, il marketing e la distribuzione. Se ne occuperà una società chiamata Tattica, intestataria dei miei diritti. È la prima volta che un artista si cimenta in un’impresa del genere.
Si racconta di un suo leggendario concerto, negli anni Settanta, in provincia di Modena, a Zocca, il paese natale di Vasco Rossi. Che in quell’occasione sarebbe stato anche l’organizzatore della serata.
Tutto vero. Lui faceva il dj ed era in società con un promoter di concerti. Lo spazio dello show era mitico: i giardinetti pubblici del paese. Dopo il terzo pezzo ci fu un botto micidiale e l’amplificazione andò a fuoco. Allora, per non far saltare la data e perdere l’ingaggio, mi misi a raccontare barzellette. Vasco e il socio mi diedero 1 milione e mezzo di lire dicendomi: «È la prima volta che paghiamo qualcuno per non cantare».


Dal 6 di Marzo aspettiamo la diffusione del singolo, mentre il 19 Renato sará a piazza Colonna a Roma per

presentare in anteprima il disco presso RTL. Qui sotto la probabile track list del nuovo CD:

1. Professore
2. Ancora qui
3. L'incontro
4. Questi Amori
5. Muoviti
6. Non smetterei piú
7. Un'altra gioventú
8. Quando parleró di te
9. Ambulante
10. Almeno una parola
11. L'ormonauta
12. Da adesso
13. Giú le mani dalla musica
14. Spera o spara
15. Vivi tu
16. Il sole che non vedi
17. Dormono tutti