29 ottobre 2009

"THIS IS IT”….NON É AFFATTO FINITA!



Francoforte, 28 Ottobre 2009

- Il film "This Is It", ha dimostrato al mondo intero che Michael, unico re del Pop, sa ancora fare spettacolo! -

Il documentario si apre con i cantanti e i ballerini che hanno collaborato con la star che raccontano le sensazioni provate nel lavorare con un divo come Jackson, per poi passare direttamente alle immagini del suo grande successo "Wanna Be Startin' Somethin'".Il resto della pellicola mostra le prove di Michael Jackson in vista del suo show "This Is It". Tra le coreografie preparate per i concerti c'erano quelle di cult come "Beat It", "Thriller", "Black or White" e "Man In The Mirror". Per tutto il film si vede Michael lavorare con cantanti e ballerini per creare uno show che soddisfi il suo pubblico.

E giá dalle prime note ho le mani sudate, mi trema tutto…le stesse sensazioni che provavo da ragazzino quando il bit delle note di Jackson batteva in sincronia con il mio cuore e la mia adrenalina!

Mi ha riportato indietro nel tempo quando anch’io preparavo spettacoli musicali e studiavo coreografie da mettere in scena su capolavori del grande Maestro.

Questo Video-documentario ti da un senso dello show e un'idea della sua straordinaria capacità di intrattenere e ci dimostra che Michael stava chiaramente preparando una serie di concerti spettacolari e credo il piú grande concerto di tutti i tempi! Insomma "This Is It" è un film molto commovente. Ti da l'idea che non sia finita, che la leggenda di Michael Jackson continuerà con le sue canzoni, con i suoi Moonwalker, con la sua voce.

Guardando This is it ho avuto la conferma di una verità: Michael Jackson, poco prima che il cocktail di farmaci lo uccidesse, non era affatto il relitto umano mostrato da centinaia di tabloid scandalistici. In molti ricorderanno le sue foto in carrozzella. In This is it Michael Jackson è il personaggio che intere generazioni hanno imparato ad amare come me proprio per le sue movenze, passi e gesti entrati nella storia dello musica.
Michael è sulla scena in ogni momento della produzione dello spettacolo, lucido, concentrato e divino…come sempre.

Se non si è fan acritici di Michael Jackson, ci si accosta a This is it - docufilm sulle prove del suo show mai andato in scena - con un pregiudizio negativo: l'operazione sulla carta sa di eccessiva nostalgia, di agiografia, di volontà di lucrare ancora una volta sulla popolarità del re del Pop. Anch’io ero un po’ scettico prima di entrare nella sala del cinema.

Ma la visione della pellicola finisce invece per emozionare, per appassionare. Celebrando il talento di un uomo che, nelle sue ultime settimane di vita, appare ancora capace di cantare, di danzare, di stupire con le strabilianti coreografie del suo spettacolo.
E il risultato è un potente ritratto d'artista nella sua "bottega": La bottega di Michael è costituita da un palco faraonico, per un concerto-musical costosissimo e ambizioso. Con effetti speciali in 3D, giochi di interazione con le antiche star hollywoodiane, effetti visivi e sonori di ogni genere. Ma anche un team di persone in carne e ossa, selezionate da lui: musicisti, coristi, ballerini, tecnici delle luci. Pochissimi i pezzi parlati della pellicola: quasi sempre, al centro dello schermo ci sono la musica, il ballo, le trovate sceniche con cui Michael cerca il modo migliore di catturare l'attenzione del pubblico. Ed è lui a seguire, con maniacale pignoleria, tutti i passaggi: a
chiedere che un refrain sia accelerato o rallentato; a provare e riprovare, pur di avere la certezza di aver trovato la soluzione migliore. Il tutto attraverso una serie di indicazioni date dal re del pop ai suoi collaboratori, con la sua vocina flebile di quando non canta: ordini dati con un certo garbo, e accompagnati sempre da espressoni gentili come "God bless you" o "With love". La voce non ha forse più il timbro argentino della gioventù, ma è ancora a suo modo inconfondibile, capace di regalare emozioni. E poi c'è il ballo, punta di diamante della genialità di Michael: guardando le prove, c'è da dire che anche su questo fronte lui non sembra risparmiarsi. Certo, in alcuni momenti, la stanchezza di Michael traspare. Su tutto, però, in This is it prevalgono la potenza, la gioia della musica. Del resto col suo songbook, e con le sue capacità da ballerino, la cosa viene quasi naturale: e allora come spettatore finisci per lasciarti andare alla malinconia di Human nature, alla quasi violenza di Beat it, all'andamento prima lento poi scatenato di The way you make me feel, all'immortalità di Billie Jean. Ennessimo capolavoro e ennesimo record come solo lu sa fare!

Grazie Michael, grazie per avermi ispirato e per tutte le ispirazioni che mi darai in futuro!

I love you too


Ramón