È vero sono un disastro, e col senno di poi e un po’ di modestia mi ritrovo ad essere addirittura il Divo dei Disastri! Raro come un Gronchi rosa, per alcuni utile e per altri indispensabile, incongruente e sospettabile! È la leggerezza della vita e la diversità del soggetto, il temperamento dell’individualità!
A 25+40*2-100+1 sono arrivato sano e salvo, o almeno in parte!
E me li sento tutti, uno ad uno, vissuti intensamente, senza mai risparmiarmi,
senza mai arrendermi, senza mai ricredermi! Stanno li, ghiotti ghiotti, un paio sullo zigomo destro e gli altri sul sinistro. Hanno tutti un nome e tutti hanno avuto un ruolo importante in questo cammino accelerato e affrettato!
Una corsa senza tregua per non finire in fondo alla lista, l’ultimo della fila e per non passare inosservato!
Mi sono anche fermato a volte, pensando a tutte lo ombre perse nel crepuscolo e cercando una ragione per ogni porta chiusa alle spalle e una possibilità per quelle aperte!
Ho comprato e pagato un paio di ali nuove per tutti i miei tramonti, che un giorno volavano su una chimera ed un altro
precipitavano su una mera realtà!
Ho conosciuto il sogno dell’amore, ho imparato ad amare a cuore aperto, due ventricoli e due atri in mano, mentre fuori piove…mentre nella mia bella Italia siamo ancora a giustificarci del perché amiamo sulla corsia opposta,perché rifiutiamo gli schemi e la “normalità” della legge umana!
Nel paese delle veline e dei “veloni”, dei protetti ed immuni, quelli che difendono la famiglia di tradizione e hanno l’escort a portata di mano come l’acqua al pane!
Quelli che i divorzisti hanno assunto come portavoce e parroci….e quelli che ancora credono che chi ama con ardore liberamente e senza le barriere del sesso ha le stesse colpe di chi abusa dell’ingenuità di un bimbo!
Basta carnevalate, è ora di alzare il volume della coscienza, per dare un altro destro ad ogni storia suonata, perché l’amore è musica ed ho voglia di cantarla!
Mettiamo una sirena ad ogni arpione, ad ogni arma di un soldato di ventura, ai mercenari di carne! Tutti col pedigree e col permesso di soggiorno, altrimenti sei randagio e senza padrone, etichettato e schedato col numero di un inventario!
Ho regalato troppe coscienze agli Dei e a Provvidenze mai esistite, e la vita è come un boomerang per chi rende la vita una bolgia infernale! Non tutti i mali sono arrivati per ledere, perdi la mimica e i costumi di scena ma a sipario aperto tutto è più chiaro, trasparente, illuminato e leggibile anche agli occhi dei meno esperti, dei principianti……dei dissidenti!
Troppa sfrontatezza la mia, troppe volte intollerabile….ma la discrezione e la coerenza sono state le mie armi! Un eccesso è stata l’impudenza di voler sognare sempre, ma è un lusso a cui non posso cedere.
E menomale che ho imparato a sognare perché quello non lo insegna né un ateneo, né una formula matematica, né una statistica, né un colore e nemmeno una ruffianata! I miei sono e resteranno esseri rari e saranno mondo e mistero per sempre!
La vita é troppo breve per poter vivere due volte lo stesso giorno! Per molti saró per sempre quel girasole che guarda dalla parte opposta mentre gli altri seguono il sole!
Un appello agli uomini e donne teologicamente e fondamentalmente ETERO: lasciate che io viva la mia sessualità in perfetta libertà senza stanare in me la vostra stupida e ossessionata voglia di ribellione, vittimismo e frustazione!
Volevo chiedere chi di voi crede di avere l'esclusivitá universale di poter vivere e di amare come cazzo vuole e chi vuole senza dover spendere almeno un minimo di sdegno contro lo scempio che sta attraversando il nostro paese, mettendo tutti quelli che amano senza libretto di istruzioni con le spalle al muro e magari bastonati e massacrati! Siamo tutti bravi a fare i solidali, i fanatici del bon ton ma quando invece in un paese democratico ( o almeno) come l'Italia succedono fattacci per la quale mi VERGOGNO nessuno di voi prende posizioni a favore degli omosessuali, lesbiche, bisex e trans! Anche in casa vostra, il vostro vicino, il vostro panettiere, il vostro migliore amico un vostro fratello potrebbe essere uno di noi, colui o colei che ha il diritto di amare in modo libero e incondizionato chi vuole! Siamo alla frutta...ma quella secca, l'Uomo é arrivato su Marte e noi siamo ancora qui e giustificare l'Amore! L'importante che avete le Veline in Tv, Grande Fratello & co. CHE SCHIFO...ritornino le streghe e le fate!! Esiliato in patria......Ramón
Sapete quanto valgono gli affetti nel 2009? Sapete quanto vale l’affetto di un fratello o di una sorella nel 2009? E sapete quanto vale l’amore di una famiglia ed il rispetto delle persone care nel 2009? Quanto un sorriso, una stretta di mano o semplicemente un “ti amo”?
Vale pochissimo!
Vi riporto un esempio:
Una famiglia eredita un appartamento dal valore di circa 45-50 mila euro. Gli eredi sono 8 figli di cui uno già deceduto e un altro escluso (per volere degli altri) perché ha già avuto tanto dai genitori….anzi troppo….anzi di più!
Mettendo in vendita l’immobile e tolte le spese per le tasse di successione e notarili (tra i 3500 e 5000 euro) agli eredi spetta una somma di ca. 45 mila euro che divisi in “6” parti ammonta a 7500 euro!
Ecco, questo è il valore che hanno gli affetti nel 2009: 7500 euro!
SETTEMILACINQUECENTO euro per alcuni ha molto più valore che guardare negli occhi un “fratello” e dirgli: “Ti voglio bene”!
Ed è per questo che per fortuna ho ancora la forza di sussurrare al mio cuore:
“Fammi sognare almeno tu”
Spero che prima o poi arrivi un disco volante e che mi venga a salvare!
....e fu cosí che per incanto mi svegliai da un profondo sonno!
Proprio quando quella consapevolezza ritorna a farti visita per chiarire le tue vere identitá!
E fu cosí che col senno di poi ti aspetti di ritrovare quella immagine che hai dimenticato dietro quello specchio d'incanto! Non é mai facile, é vero, ma tutto diventa piú chiaro quando inizi a guardare il mondo da un'altra posizione e quando ti accorgi che in realtá tutta quella commiserazione é stata solo una delle tante maschere che la vita ti mette a disposizione.
Miei cari Signori, Ramón sará pure un personaggio di fantasia ma posso assicurarvi che dietro tutte queste maschere c'è un Uomo vero e consapevole che gli attimi utopici della vita sono come delle stelle giá spente ma che continuano a brillare agli occhi di chi le guarda!
È arrivato il momento di chiudere un capitolo di vita per aprire orizzonti piú lontani. Sono alla ricerca di quella stretta di mano vera, ho voglia di stanare due occhi che brillano di identitá.
Sono alla ricerca di quella parte di me che é rimasta in stato vegetativo per lungo tempo!
Ormai il "Coma" virtuale é passato quindi ben venuti nella realtá!
DOPO 15 ANNI DALLA SCOMPARSA CALA IL SILENZIO DI UN’INTERA COMUNITÁ! Sono un po’ triste e amareggiato se penso che oggi, a distanza di 15 anni dalla tragedia, l’intera comunità di Schiavonea e tutta la classe politica di Corigliano Calabro abbia dimenticato quel tragico incidente in mare dove hanno perso la vita tre pescatori. Tutti impegnati con campagne elettorali, liste di partiti e promesse che non verranno mai mantenute. E tutto tace su quella vicenda mentre chi ha a cuore i pescatori della costa Jonica dovrebbe riflettere e proporre seriamente un dibattito che si occupi di sicurezza sul lavoro a tutela dei tanti che ogni giorni affrontano il mare. Il mio è un appello affinché questi eventi non finiscano nel dimenticatoio nel rispetto di chi perde la vita sul lavoro e non solo perché dei tre uno era mio padre e l’altro mio fratello, ma per ricordare a tutta la classe politica e non che ancora oggi il nostro territorio è dimenticato da tutti e che siamo lasciati al nostro destino. Una regione la nostra che ha tanto da offrire e che ha bisogno di infrastrutture serie e di personale competente. Mi sento solo e abbandonato così come mi sentivo solo ed abbandonato in quel 6 Maggio 1994. Giuseppe Mario Gargiullo
Ecco cosa scriveva il “Corriere delle Sera”:
pescatori uccisi da sottomarino? giallo sulle coste calabresi: trovato il corpo di Leonardo Gargiullo, ancora dispersi in mare il figlio Adriano e suo cugino Giuseppe, i pescatori spariti 3 giorni fa sul motopesca " Rosaria " . manifestazione dei pescatori del luogo: " la loro barca affondo ' con mare calmo nell' area di un' esercitazione militare " Giallo sulle coste calabresi Pescatori uccisi da sottomarino? Tre vittime, manifestazione dei marinai: "La loro barca affondo' con mare calmo nell' area di un' esercitazione militare" CORIGLIANO CALABRO (Cosenza) . "Vogliamo la verita' ", c' e' scritto sui cartelli innalzati nel piccolo corteo che attraversa il borgo marinaro di Schiavonea. "Vogliamo la verita' ", scandiscono i giovani pescatori in testa al corteo, mentre questo si avvicina alle case dei cugini Gargiullo, segnate da manifesti listati a lutto. Venerdi' scorso il mare si e' portato via tre pescatori e solo un corpo e' stato restituito, quello di Leonardo Gargiullo, 53 anni; suo figlio Adriano, 22 anni, e suo cugino Giuseppe, 48, sono ufficialmente dispersi. Dopo tre giorni le ricerche sono state sospese. Ma nella piccola comunita' di pescatori resta un dubbio: perche' venerdi' mattina alle 11, con il mare appena increspato, il motopesca "Rosaria" si e' inabissato? Davanti a capo Trionto, 5 miglia al largo, il motopeschereccio con a bordo i tre Gargiullo stava per concludere la sua battuta e si apprestava a tirare le reti. Mare forza 1 3, un po' di "acqua di cielo" (chiamano cosi' la pioggia, i marinai di queste parti): via radio dalla "Rosaria" hanno avvertito che stavano per rientrare. Qualunque cosa sia successa, e' avvenuta all' improvviso, tanto da non consentire ai Gargiullo di indossare i giubbotti di salvataggio. Leonardo, il comandante, non ha avuto il tempo di lanciare l' allarme via radio: "Non ti vedo piu' ... ", e' solo riuscito a dire prima di tacere per sempre. E stata un' onda anomala, ha detto qualcuno venerdi' mentre erano in corso le ricerche dei tre pescatori. Ma gia' allora, nella piazzetta del borgo marinaro, i piu' anziani manifestavano sospetti d' altro genere. Un lavoro cosi' lo fa solo un sommergibile, dicono ora a Schiavonea. La gente vuole sapere dalle autorita' se quello che si sospetta e' vero. Per questo e' stata organizzata la manifestazione, oltreche' per portare solidarieta' alle famiglie delle vittime. Il sindaco di Corigliano, Giuseppe Geraci, ha incontrato i congiunti dei tre Gargiullo: "Non erano inesperti . dice . eppure Leonardo e' annegato, il suo corpo una volta recuperato non presentava alcuna ferita. Il figlio e il cugino si sono inabissati con il peschereccio, non hanno avuto il tempo di abbandonarlo". Il sindaco ne e' convinto: "Ci siamo rivolti alla prefettura, abbiamo incaricato un avvocato perche' solleciti la magistratura: vogliamo sapere se e' vero che venerdi' qui davanti incrociavano dei sommergibili per manovre militari della Marina". A rafforzare i sospetti della gente c' e' un documento: l' ordinanza della Capitaneria di porto di Crotone diramata il 21 aprile scorso. C' e' scritto: "Dalle 23.59 del 30 aprile alle 23.59 del 31 maggio, le zone Charlie, Bravo e Alfa saranno interessate da esercitazioni per sommergibili immersi, e percio' sono da considerarsi pericolose per la navigazione. Si raccomanda ai natanti di rafforzare la sorveglianza". Charlie, Bravo ed Alfa sono in codice esattamente il braccio di mare che comincia sei miglia al largo di Schiavonea. La "Rosaria" speronata da un sommergibile? Tirata giu' da un sottomario impigliato nelle reti a strascico? I pescatori di Schiavonea hanno paura: da sette giorni le loro barche sono ferme in banchina. Qui non si muove nessuno, se prima non si sa come e perche' e' naufragato il "Rosaria". Squillace Virgilio Pagina 17 (13 maggio 1994) - Corriere della Sera
ZERO TORNA ED È ANCORA "PRESENTE" DUETTA CON BIONDI E GIRA VIDEO CON VIP A TRE ANNI E MEZZO DA "IL DONO", VENERDÌ 20 MARZO ESCE "PRESENTE" DI RENATO ZERO, ANTICIPATO DAL SINGOLO "ANCORA QUI". IL VIDEO DEL SINGOLO, DIRETTO DA ALESSANDRO D'ALATRI, VEDE LA PARTECIPAZIONE DI MOLTI VIP DEL PICCOLO E GRANDE SCHERMO. IN TUTTO 17 BRANI INEDITI. AD ALCUNI TESTI HANNO PARTECIPATO VINCENZO INCENZO E MARIELLA NAVA. COLLABORANO L'ORCHESTRA SINFONIETTA DI ROMA, DIRETTA DA RENATO SERIO, E MARIO BIONDI NEL BRANO "NON SMETTEREI PIÙ".
PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELLA DISCOGRAFIA ITALIANA UN GRANDE ARTISTA NON SI AVVALE DI UNA MAJOR O DI UNA INDIPENDENTE (TRA QUELLE AFFERMATE E CONSOLIDATE NEL PANORAMA MUSICALE) PER LA PRODUZIONE, IL MARKETING E, SOPRATTUTTO, LA DISTRIBUZIONE DEL PROPRIO DISCO. CON “PRESENTE”, INFATTI, IL RENATO ZERO, HA VOLUTO PERCORRERE PER PRIMO LA STRADA DI UNA PROGETTAZIONE ARTISTICA E COMMERCIALE COMPLETA SENZA LA MEDIAZIONE DI UNA TRADIZIONALE CASA DISCOGRAFICA.
ALLA REALIZZAZIONE ARTISTICA DEL DISCO HANNO COLLABORATO ILLUSTRI MUSICISTI COME GIANLUCA PODIO E MAURIZIO FABRIZIO (COMPOSITORI), LELE MELOTTI (BATTERIA), PAOLO COSTA E MICKEY FEAT (BASSO), PHIL PALMER (CHITARRE), FABRIZIO BOSSO (TROMBA), STEFANO DI BATTISTA (SAX), ROSARIO JERMANO (PERCUSSIONI) E LO STESSO DANILO MADONIA (PIANO E TASTIERE).
NELL'ALBUM C'È TUTTO RENATO ZERO, CON IL SUO MODO DI CANTARE, CON LE MUSICHE E GLI ARRANGIAMENTI CHE RENDONO LE SUECANZONI INIMITABILI. NEI TESTI L'INVITO, RIPETUTO, AI GIOVANI A NON MOLLARE: "VOGLIONO DISPERDERVI" - DICE IN 'L'INCONTRO' MA VOI NEGATEGLI L'ANIMA". OPPURE IN 'MUOVITI', "CI STANNO SPIANDO, CI DISPERDERANNO LO SO, CI SERVE PIU' LUCE, CI SERVE PIÙ VOCE". POI QUASI UN APPELLO IN 'GIÙ LE MANI DALLA MUSICA'. "IL NOSTRO SANTO PROTETTORE NON CI ASSISTE PIÙ, MANIPOLATI E CONTRAFFATTI NON SEMBRIAMO NEANCHE NOI. LA CHIAVE DI VOLTA DEL DISCO STA FORSE NELLE RIGHE DI PRESENTAZIONE CONTENUTE NEL LIBRETTINO CHE ACCOMPAGNA IL DISCO. "QUALCUNO DIRÀ - SCRIVE ZERO - CHE ABBIAMO IMMAGINATO TUTTO, CHE FURONO SOLO OGNI E MENO MALE CHE CE LI SIAMO POTUTI PERMETTERE. OGGI - AGGIUNGE - I SOGNI COSTANO E SPESSO SONO SOLO FALSI D'AUTORE. UNA COSA È CERTA: NON SIAMO STANCHI DI IMMAGINARE".
QUESTA LA TRACKLIST DELL’ALBUM: "PROFESSORE", "ANCORA QUI", "L'INCONTRO", "QUESTI AMORI", "MUOVITI", "NON SMETTEREI PIÙ", "UN'ALTRA GIOVENTÙ", "QUANDO PARLERÒ DI TE", "AMBULANTE", "ALMENO UNA PAROLA", "L'ORMONAUTA", "DA ADESSO", "GIÙ LE MANI DALLA MUSICA", "SPERA O SPARA", "VIVI TU", "IL SOLE CHE NON VEDI" E "DORMONO TUTTI". IL VIDEOCLIP DEL BRANO "ANCORA QUI" (PRODOTTO DALLA BUDDY FILM) È STATO GIRATO IN UNA VILLA DEL '600 ALLE PORTE DI ROMA DA ALESSANDRO D’ALATRI. NEL CAST L'AMICHEVOLE PARTECIPAZIONE DI MANUELA ARCURI, ASIA ARGENTO, PAOLA CORTELLESI, PAOLA TIZIANA CRUCIANI, MASSIMO GHINI, LEO GULLOTTA, ALESSANDRO HABER, RODOLFO LAGANÀ, OLIVIA MAGNANI, GIORGIO PANARIELLO, ROCCO PAPALEO, GIORGIO PASOTTI, DANIELE PECCI, VITTORIA PUCCINI, ELENA SOFIA RICCI ED EMILIO SOLFRIZZI, OGNUNO DEI QUALI INTERPRETA UNA PARTE DEL BRANO MUSICALE CON IL PLAYBACK DELLA VOCE DI RENATO ZEROCHE CHIUDE IL VIDEOCLIP.
IL ZERONOVETOUR (PRODOTTO E ORGANIZZATO DA F&P GROUP) PARTIRÀ IL 16 OTTOBRE DA ACIREALE (CT) E TOCCHERÀ I PRINCIPALI PALASPORT ITALIANI. QUESTE LE DATE: 16 OTTOBRE ACIREALE (CT), 20 OTTOBRE BARLETTA (BA), 23 OTTOBRE CASERTA, 26 OTTOBRE FIRENZE, 6 NOVEMBRE BOLOGNA, 9 NOVEMBRE ANCONA, 13 NOVEMBRE ROMA, 19 NOVEMBRE EBOLI (SA), 23 NOVEMBRE GENOVA, 26 NOVEMBRE TORINO, 4 DICEMBRE PADOVA, 11 DICEMBRE MILANO.
MUSICA: MAJOR ADDIO, RENATO ZERO LANCIA IL 'SELF MADE DISCO'
Major addio: Renato Zero lancia il 'self made disco' e per il nuovo album, dal titolo "Presente", in uscita il 20 marzo, sceglie di fare tutto da solo. E' la prima volta nella storia della discografia italiana che un grande artista non si avvale di una major o di una etichetta indipendente affermata per la produzione, il marketing e, soprattutto, la distribuzione del proprio disco. Il cantautore romano, infatti, ha voluto percorrere per primo la strada di una progettazione artistica e commerciale a 360° senza la mediazione di una tradizionale casa discografica, rivelandosi cosi' un antesignano anche in questo, dopo esserlo stato in tante altre scelte compiute nel corso della sua lunga carriera artistica. Il risultato e' un disco che contiene 17 canzoni inedite che il 20 marzo verra' pubblicato da Tattica srl, a tre anni e mezzo dall'uscita dell'ultimo album di studio (''Il Dono'').
"La crisi economica internazionale non sta risparmiando neppure il mercato discografico - afferma Simone Veneziano, avvocato di Tattica srl -; per contrastarla si puo' fingere chenon esista, continuando ad adottare schemi consunti basati sulle licenze ovvero si puo' provare a ribaltare questa logica, riappropriandosi dei diritti licenziati".
Una scelta rivoluzionaria davvero particolare quella del cantautore che fa capire ampiamente con questa scelta di come stiano cambiando i rapporti tra artisti ed etichette discografiche in un mondo, quello della musica, che ha iniziato ad avvertire la crisi già da un bel pò di tempo.
É quanto diceva anche Ramón durante la trasmissione de “Il sogno nel cassetto” nel Gennaio del 2008 che puntava il dito contro le case discografiche imprecando: “Ridate la musica agli artisti”
Le nuove tecnologie, il costo dei cd, il download pirata hanno portato a un drastico abbassamento delle vendite e qualcosa nel tempo si dovrà pur rivedere per portare il mercato discografico nuovamente a respirare a pieni polmoni.
Intanto l'atteso nuovo album di inediti di Renato Zero farà parte di una serie di progetti e iniziative che nel 2009 vedranno l'artista protagonista assoluto del mercato discografico e della musica dal vivo.
"Boa e lustrini mi hanno salvato"
Quindi c'è grande attesa per il nuovo disco di inediti "Presente" di Renato Zero che uscirà il 20 marzo e conterrà 17 brani. Intanto il cantautore si confessa a Panorama: "A me i boa di piume e i lustrini hanno salvato la vita. E mi hanno insegnato a dialogare anche con il più feroce dei duri da periferia".
«L’abito non fa il monaco, fa solo un gran casino. Lasci che glielo dica uno che come linea d’abbigliamento indossa il caos. Quel mozzicone di stoffa che è la cravatta semplifica la vita e rende rispettabili. Io invece, fin da ragazzo, le mie idee me le sono messe addosso. Non ho mai dovuto aprire una ventiquattrore per mostrare il campionario, ero un teatro ambulante, un libro aperto». Maglione nero a collo extralarge, pantaloni scozzesi rosso acceso e una tazza di decaffeinato tra le dita, Renato Fiacchini, in arte Zero, s’illumina ogni volta che rievoca i primi azzardi di una vita artistica fuori dal coro. «A Roma si dice: “Chi s’alza prima si veste”. E, piaccia o no, sull’apparenza sono arrivato prima di tanti altri».
Lei usciva di casa travestito da Renato Zero pur avendo un padre poliziotto e come vicini di casa 136 famiglie di agenti di polizia. Sono andato per gradi. I primi tempi uscivo con una borsa dove nascondevo i paramenti e gli arnesi del mestiere. Per la vestizione usavo i portoni dei palazzi. Le piume di struzzo al civico 98, i fuseaux al 100, la «stivalata» al 102… Com’è andata la prima volta che suo padre Domenico l’ha vista agghindato in abiti non convenzionali? I miei paramenti erano gettonatissimi tra i poliziotti. Ogni tanto, mentre camminavo per strada, mi caricavano su uno dei loro carrettoni e mi portavano al commissariato di Campo Marzio, dove era in servizio mio padre. «Che ci fai ancora qui?» era la sua reazione ogni volta che mi vedeva nello stanzone dei fermati. Mi blindavano per accertamenti, ma in realtà alcuni colleghi di papà avevano una curiosità morbosa nei miei confronti. Ero il loro momento di sollazzo. Finiti gli sfottò, mi lasciavano andare. Papà, nonostante la divisa e la sua provenienza da una famiglia di pastori, era una persona estremamente tollerante e paziente. La cito: «Dietro questa maschera, lo sai ci sono io» cantava nella «Favola mia». Il trucco e i travestimenti facevano davvero parte di lei oppure sono stati una scorciatoia per il successo? Il make-up e gli strass non hanno nascosto il vero Renato. Anzi, l’hanno esaltato e fatto venire fuori in tutta la sua genuinità.
Ma lei non s’è mai vergognato per un aspetto sempre sopra le righe in qualsiasi corcostanza? No, ma ho provato disagio per l’imbarazzo degli altri. Oggi sembra tutto facile, ma negli anni Settanta sedersi di fianco a Renato Zero poteva essere disdicevole.
Che uomo sarebbe stato Renato Fiacchini senza i travestimenti di Renato Zero? Un uomo problematico. A me i boa di piume e i lustrini hanno salvato la vita. E mi hanno insegnato a dialogare anche con il più feroce dei duri da periferia. Anzi, dirò di più: io il mio Oscar l’ho vinto sul marciapiede.
In che senso? A 16 anni me la giocavo in strada con i «bori» di 30 che mi ammazzavano con le parole. Ma non chinavo il capo, tornavo indietro e li affrontavo: «Perché mi dite così? Venite che Renatino vi offre un caffè». Il giorno dopo quelli erano sedati e gli insulti arrivavano da altri «truzzi». E allora, pronti con un altro caffè. Roba da star svegli tre giorni di fila.
Lei si definisce un cattolico praticante? A modo mio sono un praticante solitario, nel senso che per questioni di concentrazione vado in chiesa quando non c’è nessuno. M’inginocchio e rifletto sulla mia vita e su quella dei miei cari.
Che cosa fa nella vita Renato Zero quando non si occupa di musica? Esco di casa e vado dal fruttivendolo o dal macellaio. Mi metto in fila con il mio sacchetto e parlo poco. Le urla e le scene isteriche di un tempo sono rare. Non perché non mi amino più, ma perché la gente normale, oggi, ha problemi seri. E io mi faccio sempre più piccolo perché non voglio che mi dicano: «Renà, scusa se non ti faccio festa, ma oggi mi rode il c… Sai ho problemi di lavoro, di soldi».
Un tempo i suoi fan, noti come «sorcini», la veneravano e la seguivano passo passo per 24 ore al giorno. Sapesse quante volte ho detto a questi ragazzi: non v’accanite così, non vestitevi come me sul palco, pensate di più al vostro futuro, Renato vi può guidare fino a un certo punto, ma poi dovete cavarvela da soli. Nella vita reale non esiste un supereroe chiamato Zero. Anch’io ho i miei difetti, faccio cavolate e sono vulnerabile. A casa mia sono venuti i carabinieri per cercare fan minorenni che non si trovavano più. Non so se mi spiego. Per uscire di casa mi nascondevo nel furgone della lavanderia in mezzo ai panni sporchi e puzzolenti. Ero agli arresti domiciliari.
Ma questi sorcini erano anche nullafacenti, oltre che un po’ ossessivi? Si figuri che due dei più caldi sono diventati rispettivamente presidente di una banca e magistrato al tribunale di Milano. Ma il migliore è stato quel medico che non aveva mai confessato la sua zeromania. Dopo avermi visitato, tutto rosso in faccia, mi ha confessato: «Finalmente sono riuscito a toccarti». Mi ha scioccato.
Per il nuovo disco ha deciso anche di sfidare le regole della discografia tradizionale. Il che significa… Che Presente, il mio nuovo cd con 17 canzoni inedite, non avrà una major alle spalle per quanto riguarda la produzione, il marketing e la distribuzione. Se ne occuperà una società chiamata Tattica, intestataria dei miei diritti. È la prima volta che un artista si cimenta in un’impresa del genere.
Si racconta di un suo leggendario concerto, negli anni Settanta, in provincia di Modena, a Zocca, il paese natale di Vasco Rossi. Che in quell’occasione sarebbe stato anche l’organizzatore della serata. Tutto vero. Lui faceva il dj ed era in società con un promoter di concerti. Lo spazio dello show era mitico: i giardinetti pubblici del paese. Dopo il terzo pezzo ci fu un botto micidiale e l’amplificazione andò a fuoco. Allora, per non far saltare la data e perdere l’ingaggio, mi misi a raccontare barzellette. Vasco e il socio mi diedero 1 milione e mezzo di lire dicendomi: «È la prima volta che paghiamo qualcuno per non cantare».
Dal 6 di Marzo aspettiamo la diffusione del singolo, mentre il 19 Renato sará a piazza Colonna a Roma per
presentare in anteprima il disco presso RTL. Qui sotto la probabile track list del nuovo CD:
1. Professore
2. Ancora qui
3. L'incontro
4. Questi Amori
5. Muoviti
6. Non smetterei piú
7. Un'altra gioventú
8. Quando parleró di te
9. Ambulante
10. Almeno una parola
11. L'ormonauta
12. Da adesso
13. Giú le mani dalla musica
14. Spera o spara
15. Vivi tu
16. Il sole che non vedi
17. Dormono tutti